Poesia

All’età di quindici anni tentai il primo approccio con me stesso. Nel lontano ’73
ero un ragazzino che, come tanti altri, alternava lo studio al gioco. Guardarmi
dentro non fu facile perché non mi conoscevo. Leggendo iniziai a prendere sempre
più confidenza con la mia interiorità, mentre poesia e scrittura crescevano.
Quasimodo, Ungaretti e Pasolini mi accompagnarono nel cammino.
Nel 1979 ebbi il privilegio di conoscere il poeta Ignazio Buttitta e il giornalista
scrittore Giuseppe Fava, durante la premiazione del V Premio di poesia Città di
Marineo (PA) cui avevo partecipato. Negli anni ’80 scoprii la poesia di Padre
Turoldo e ne rimasi suggestionato, anche perché durante quegli anni attraversai
una crisi mistica.
In quegli anni partecipai a diversi altri premi di poesia. Tra i quali La Nuova
Fonte, il premio intitolato a Salvatore Quasimodo, il Santa Teresa D’Avila per
poesia religiosa, il Premio il Grifone di Rapallo. A cavallo degli anni ’80 e ’90, entrai
quindi a far parte de I Poeti in bilico, gruppo di amici saronnesi e non, con i quali ho
condiviso piccoli spettacoli multimediali di arte visiva, musicale e poesia.
Col passare del tempo, la poesia e la scrittura in prosa hanno rinsaldato la fiducia
in me stesso e negli altri, ho capito di poter vivere molte altre vite. Da allora non
ho mai smesso di ascoltarmi, ho imparato ad accettarmi, convinto sempre più che
l’immortalità è dentro ciascuno di noi.